"Registrato nell'Aprile 2018 circa presso il magazzino degli Spirale (Macerata) da Alessandro Funari (Varenne/Santuari).
Mixato e masterizzato da Manuele Marani e Alberto Rossi presso il Son House Studio (Bologna).
Le chitarre addizionali su "Marcia Funebre" sono state registrate nel Giugno 2018 da Gionata Mirai (da Il Teatro Degli Orrori) in Sardegna.
I violoncelli su "Conclave" sono stati registrati da Manuele Marani (El Bramido Negro) nell'Ottobre 2018.
Collage e artworks di Loris Cericola,design grafico di Francesca (Franga) Torelli"

Alessandro Funari : Recordings.
Manuele Marani : Mixing / mastering / cello & theremin (in "Conclave").
Alberto Rossi : Mixing / mastering.
Gionata Mirai : Electric guitar (in "Marcia Funebre").
Loris Cericola : Artworks,concept.
Francesca (Franga) Torelli : Graphic design.

Con l'ultimo cambio di formazione che vede Stefano Rutolini (ora con gli StormO,Baphomet's Blood e altri) lasciare le bacchette a Fabrizio Baioni (batterista dei Drunken Butterfly,ha collaborato a molti progetti come Il Teatro degli Orrori,Bushi,Serena Abrami e altri,oltre che a suonare da solista sotto lo pseudonimo di Cirro) gli Spirale si prendono un periodo dove lavorano a nuove idee,abbandonando quasi del tutto quella che era la vena più "melodica",e inserendo al grande calderone concentrico elementi industriali e rumorosi,come nastri loop,synth e oggetti percussivi. Con questo nuovo lavoro "Carne della mia Carne",una sorta di concept su quella che è la sottomissione dell'uomo nei confronti di Dio,gli Spirale svelano la loro visione più nichilista sulla connessione inestirpabile che abbiamo nei confronti di alcuni paradigmi primordiali,che l'uomo nei secoli si porta a presso con enorme sofferenza,paragonata qui all'enorme sofferenza del Cristo che porta la croce come allegoria del destino umano.
Le sonorità si fanno certamente più cupe,le distorsioni più lancinanti e la sezione ritmica più quadrata,è molto presente la lezione dei Nerorgasmo quanto quella degli Swans e dei Godflesh.
"Carne della mia Carne" è co-prodotto da Toten Schwan Records,Homeless Recordings,Brigante Records & Productions,Onlyfuckingnoise,Narvalo Suoni e Weird Tapes Rekords.

Gli Spirale ripartono da “Stato Embrionale”, che stava già nel disco precedente e che qui rileggono alla luce dei cambiamenti portati dallo scorrere del tempo. È proprio questo brano ad aprire l’album e a traghettare la band verso un suono ancora più saturo e profondo, denso di feedback e bordate di bassi, quasi dolente nel suo incedere, un approccio che permea l’intero lavoro e mostra all’ascoltatore una formazione che ha proseguito nel proprio percorso e ne ha amplificato le potenzialità, così da provocare una sorta di implosione catartica, a tratti quasi sussurrata e affidata a cigolii sinistri, eppure non per questo meno feroce nel toccare nervi scoperti. Carne Della Mia Carne è oltremodo ricco di sfumature e gradazioni, passa attraverso differenti stati d’animo, eppure non tradisce mai la cifra originaria e l’intuizione degli Spirale, che hanno saputo giocare con il loro background (hardcore, noise, grunge, post-punk) per offrire un linguaggio complesso eppure mai dispersivo. In particolare, il disco sembra inglobare una forte componente dark, quel tipo di atmosfere decadenti ma non artefatte che aveva caratterizzato il suono dei primi Christian Death e dei Bauhaus, da cui sottraggono ogni tentazione grandguignolesca per lasciare solo l’atmosfera inquietante e a tratti morbosa che va a scontrarsi con il tratto ormai riconoscibile della loro scrittura. Questo elemento si palesa in tutta la sua potenza in “Sex Annihilation”, a render conto di un esito in fondo intuibile se non scontato. Il pregio maggiore dei marchigiani sta proprio nel sapersi rimettere in gioco e aggiustare il tiro per affinare la propria forma espressiva senza paura di cambiare e forzare i propri limiti, un particolare che ha portato in dote al disco maturità e compiutezza.
Oggi, in perfetto tempismo con l’arrivo del Natale, vi offriamo l’anteprima streaming di Carne Della Mia Carne e siamo sicuri che fornirà adeguata colonna sonora ai vostri pranzi con i parenti, specialmente le anziane zie di ritorno dal consueto pellegrinaggio a Medjugorje. [Michele Giorgi - The New Noise]