released October 2, 2013

[dalla prefazione al DVD ad opera di Werner Swan]

MAPAFOLLLI
“VELOCISMO CATATONICO”
«Temo che gli animali vedano nell'uomo un essere loro uguale che ha perduto in maniera estremamente pericolosa il sano intelletto animale - vedano cioè in lui l'animale delirante, l'animale che ride, l'animale che piange, l'animale infelice . »
Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882

CREDO CHE PER INQUADRARE IL FENOMENO MAPAFOLLI POTREMMO FERMARCI QUI, A QUESTA CITAZIONE DI NIETZSCHE TRATTA DA “LA GAIA SCIENZA” DEL 1882 CHE RIPORTANO SUL PROPRIO SITO UFFICIALE NELLO SPAZIO DEDICATO ALLA SINOSSI DI UNO DEI LORO LAVORI (“IGNARI”). QUI E' RACCHIUSO LO SPIRITO CHE 25 ANNI ORSONO HA DATO VITA ALL'ESPERIENZA MAPAFOLLI E CHE A DISTANZA DI CINQUE LUSTRI APPUNTO NON HA PERSO UN BRICIOLO DI QUELLO SLANCIO EMOZIONALE INIZIALE, ANZI. ANDANDO OVVIAMENTE OLTRE QUESTA SORTA DI PROVOCAZIONE D'APERTURA, INIZIAMO IL NOSTRO VIAGGIO IN COMPAGNIA DEI PRIMI VENTICINQUE ANNI TARGATI MAPAFOLLI CON UNA DOMANDA, SEMPLICE, COME LA LORO VISIONE DELL'UOMO E DELLA VITA IN GENERALE, MA AL TEMPO STESSO COMPLESSA COME LA RISPOSTA CHE NON SAPPIAMO DARE: LORO SONO I MAPAFOLLI, E NOI INVECE, CHE COSA SIAMO? DI CERTO NON SIAMO QUELLO CHE VORREMMO E CHE FORSE A VOLTE NEMMENO CI PIACEREBBE ESSERE, MEGLIO RESTARE PLACIDAMENTE E MESTAMENTE ANCORATI A QUEL RUOLO IMPOSTOCI DALL'ALTO (DALLA DIVINITA' CATODICOCOMMERCIALE CHE PRENDE IL NOME DI TELEVISIONE), RISPETTARE LE CONSEGNE PREVISTE E NON PORCI TROPPI QUESITI, NON PER L'IMPOSSIBLITA' DI RISOLVERLI MA PER LA PAURA DI CONOSCERE GIA' LE RISPOSTE. I MAPAFOLLI NON SONO NIENTE DI TUTTO QUESTO. MENTRE NOI CI MUOVIAMO, CI VESTIAMO E PARLIAMO COME INDICATO DALLA SUPREMA MENTE TRAMITE MESSAGGI TUTT'ALTRO CHE SUBLIMINALI CHE ECHEGGIANO CASA PER CASA SPEGNENDOSI SUI DIVANI SATURI DI MEMBRA IMPIGRITE, I MAPAFOLLI VANNO OLTRE, SPINTI DAL LORO AMATO ED INSEPARABILE “VELOCISMO”. SFRUTTANO IL TEMPO A LORO DISPOSIZIONE CERCANDO RISPOSTE ANCOR PRIMA DI ESSERSI POSTI DELLE DOMANDE. IL LORO RAPPORTO CON IL TEMPO E' PERVASO DAL CONTRASTO TRA LA STASI CHE TRASUDADALLE LORO RIPRESE E LA DINAMICA CONTINUITA' DEL TENTATIVO DI RICERCA (COMUNE A TUTTI I LORO LAVORI) IN CONTINUA TRASFORMAZIONE ED EVOLUZIONE. I MAPAFOLLI POSSONO ESSERE VISTI, DATA LA LORO AUTOCOLLOCAZIONE SOCIALE, COME UN ELEMENTO MARGINALE INTENDENDOLI COME COLLOCATI AI MARGINI DELLA IPOTETICA SOCIETA', MENTRE AD UN ESAME MENO SEMPLICISTICO E SUPERFICIALE ASSUMONO UNA RILEVANZA DECISAMENTE OPPOSTA, SONO LORO LA VERIDICITA' DEL SOCIALE, SONO L'INTANGIBILE CHE DIVENTA CONCRETEZZA OPPONENDOSI ALLO SCHEMA IMPOSTO. LE MODE PASSANO PER FAR POSTO E SPAZIO ALLE FUTURE TENDENZE, MENTRE I MAPAFOLLI RESTANO E LO FANNO COME SEMPRE A MODO LORO. CON LA RADICATA CRITICA AL SUPERFLUO CHE LI CONTRADDISTINGUE. LA LORO VELOCISTICA RINCORSA VERSO L'IGNORANTE E DISSACRANTE ASSENZA DI IMPEGNO ARTISTICO NE SVELA IL SENSO AUTOIRONICO ED ISTRIONICO, FACENDO EMERGERE LA PRESA DI DISTANZA NETTA DALL'ARTE INTESA COME MANIFESTAZIONE VELLEITARIA DI QUALITA' E GENIO. I MAPAFOLLI RIFIUTANO TUTTO QUESTO, RIVOLGENDOSI A PLATEE DESERTE ED ASSONNATE DA TENERE A DEBITA DISTANZA, MOSTRANDO IL LATO CARICATURALE DI LORO STESSI. IL NICHILISMO DEGLI ESORDI HA LASCIATO SPAZIO AD UN SURREALISMO CHE RICERCA (E DI RICERCA) CHE PUR CONSERVANO UN CERTO CARATTERE DISTRUTTIVO, SI RIVOLGE ALLA RICERCA DI ESCAMOTAGES CHE POSSANO PERMETTERE DI ELUDERE GLI SCHEMI E DI VELEGGIARE VERSO UTOPICHE E DISIMPEGNATE EVASIONI DAL QUOTIDIANO. INEVITABILE IL RIMANDO MARINETTIANO FUTURISTA CHE ESSI STESSI CI ENUNCIANO NEL MOMENTO IN CUI DEFINISCONO I CANONI DEL LORO MOVIMENTO ARTISTICO ( VELOCISMO ) IN CUI PRECISANO APPUNTO CHE “IL TEMPO IMPIEGATO NELLA CREAZIONE DELL'OPERA E' PIU' IMPORTANTE DELL'OPERA STESSA”, UN CHIARO TRIBUTO AL “CANTIERE” FUTURISTA IN CONTINUA EVOLUZIONE. IL LORO DISTACCO DALLA REALTA' COME DI DICEVA, E' SOLO APPARENTE, E COLA DI SITUAZIONISMO DA OGNI PORO. IL DISTACCO CON CUI SI PONGONO RISPETTO AI DOGMATISMI COMPORTAMENTALI E DI PENSIERO E' CPIU' CHE MAI PERMEATO DA RICHIAMI PIU' O MENO VELATI ALL'INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA E AL TENTATIVO DI LIBERARE IN PRIMIS I MAPAFOLLI STESSI E POI EVENTUALMENTE SOLO IN SECONDA ED ULTIMA BATTUTA L'UOMO, DAI CONDIZIONAMENTI IMPOSTI DALL'AMBIENTE IN CUI SI VIVE. LOTTA CHE SI ATTUA NEI CONFRONTI (PIU' CHE CONTRO) DELL'ALIENAZIONE DISPOTICA ED ACRITICA FIGLIA IMPURA DELLA SOCIETA' PUBBLICITARIA, MEDIANTE CITAZIONI (VISIVE IN QUESTO CASO) FUORI CONTESTO, SPESSO PROVENIENTI DA PIANI SOVRAPPOSTI E DISARMONICIZZATI , ESTRANEI, INATTESI, O APPARENTEMENTE PRIVI DI SIGNIFICATO. VOLENDO CITARE ALCUNI PRECURSORI DEI MAPAFOLLI NON POSSIAMO (OVVIAMENTE CON LE DOVUTE PROPORZIONI) NON ELENCARE BUNUEL COCTEAU EDUCHAMP IN ORIGINE, ARRIVANDO POI NEL CORSO DEGLI ANNI A JODOROWKY E ALLA SUA TRILOGIA DISSACRANTEMENTE PROVOCATORIA DI “EL TOPO”, “LA MONTAGNA SACRA” E “SANTA SANGRE”. IL LORO SURREALISMO E' QUELLO ORIGINARIO, QUELLO DEVOTO CIOE' ALLA RICERCA DEL MODO MIGLIORE (LE IMMAGINI NEL LORO CASO) CON CUI ESPRIMERE IL REALE FUNZIONAMENTO DEL PENSIERO, LIBERATO DA OGNI FORMA DI CONTROLLO, SOPRATTUTTO DALLA RAZIONALITA' E DALLA RAGIONE. VIA LIBERA DUNQUE ALL'INCONSCIO, E ALLA FRAGOROSA E DIROMPENTE CASCATA INDISCRIMINATA, MA FORTUNATAMENTE LIBERA, DI PAROLE PENSIERI ED IMMAGINI APPUNTO. ELUDERE LE CONVENZIONI SOCIALI, E FARLO SOTTO FORMA DI CRITICA RADICALE ALLE STESSE, QUESTO E' IL MAPAFOLLI PENSIERO CHE PIU' MI PIACE E CHE MEGLIO RIESCO AD INQUADRARE NELLO SCORRERE DEI LORO FOTOGRAMMI, IN CUI SCORRONO IMMAGINI REALI ACCOSTATE (SOLO A PRIMA VISTA PERO') SENZA ALCUN NESSO LOGICO APPARENTE. DISSACRATORI E SOVVERSIVI, SI' MA NON CHIUSI IN UN CIRCOLO VIZIOSO CHE TENDE AD ESCLUDERE TUTTO IL RESTO, ANZI, APERTI VERSO COLORO CHE SENTONO IL BISOGNO DI CERCARE NUOVE STRADE PER ELIMINARE QUEL VUOTO INTERIORE IN CUI SI TROVANO A STAZIONARE PIGRAMENTE. OLTRE LE APPARENZE PER LA RISCOPERTA DELL'UOMO, ALLA RICERCA DEL DOMANI SONDANDO IL PASSATO, IN PROFONDITA', OLTRE GLI SCHEMI ED I CLICHE'. NON E' COLPA LORO SE NON SIAMO PIU'IN GRADO DI GUARDARE CON GLI OCCHI INGENUI DI UN BAMBINO, NON E' COLPA LORO SE NON SIAMO PIU' CAPACI DI RAGIONARE AUTONOMAMENTE, E SE ABBIAMO PERSO LA FANTASIA, L'IRONIA E LA SPONTANEITA'. LORO STANNO PROVANDO A DIRCELO, SPETTA A NOI ESSERE IN GRADO DI CAPTARE IL MESSAGGIO.