"martyris bukkake" ultra limited 12" one side recorded deluxe edition
Record/Vinyl + Digital Album
30 handnumbered copies in an ultra limited edition with an exclusive 50x25 poster, sticker and free CD with "Martyris Bukkake" and previous Naresh Ran 7" EP "De Profundis Clamavi Ad Me Demone" release and an unreleased track
Includes unlimited streaming of [TSR 99] MARTYRIS BUKKAKE
via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
registrato a Firenze, Napoli, Milano, Ravenna, Pistoia e Londra tra dicembre MMXVII e gennaio MMXVIII.
mix: Eraldo Bernocchi | mastering: Alessandro Maffei.
grafica: Coito Negato † Ran. craft: Algas.
dei ex machina: NUDE guitars, Dronin, Dron., Lonesome Machines.
ospiti:
Bad girl: synth & droni. Matteo Bennici: violoncello. Stefania Alos Pedretti: voce. Rosalia Cecere: cuore, sangue & elettricità. Alessia Castellano: violoncello, feedback e campane. Lorenzo Cappelli: chitarra, piano e campane. Eraldo Bernocchi: basse frequenze.
credits
releases April 30, 2018
prodotto e distribuito da
Teschio Dischi (TD001)
Dio Drone (DD057)
Dischi Bervisti (DB047)
Toten Schwan Records (TSR099)
BleuAudio Records
credits
released April 30, 2018
Colonna sonora per immagini forti
È un viaggio nell’Ade l’album Martyris Bukkake del musicista fiorentino Naresh Ran, uscito lo scorso 30 aprile, per la “uber-sperimentale” Dio Drone, label a cui ha dato luce lo stesso Naresh nel 2013. Una sola traccia lunga poco più di un quarto d’ora, incisa su vinile oneside serigrafato, custodito da una mortifera immagine d’autore, disegnata dal musicista Coito Negato insieme allo stesso Ran e stampata a mano da Algas. Un tutt’uno in cui l’esperienza musicale diventa performance artistica; un insieme di strumenti a creare un’unica sonorità ipnotica ed estatica; un viaggio dentro un mondo inquieto che attira e coinvolge. Stridori, respiri e canti provenienti dalle anime dei morti e da enormi cattedrali, tenuti uniti da un suono scuro e drammatico, a tratti claustrofobico, tutto molto sacro.
L’album è stato registrato fra Firenze, Napoli, Milano, Ravenna, Pistoia e Londra, nell’inverno fra il 2017 e il 2018 e ha visto la collaborazione di vari musicisti, le cui melodie creano un rituale oscuro. Fra esse si riconoscono il metallo vibrato e sfregato del violoncello e gli stridori acuti della chitarra. Dopo il quinto minuto, è proprio la chitarra a diventare protagonista, incastrandosi su canti sacri che, verso la fine, si trasformano in urla come trascinate da un vento freddo, da una tempesta infernale, per poi ridistendersi in un coro maschile, in cui risalta la esse di martyris e di santo. E lo scheletro di un martire è quello che appare in copertina, trafitto da paletti: un lugubre San Sebastiano senza bellezza, col solo fascino della morte, infilzato da paletti transilvani.
Il titolo dell’album è provocatorio e sfacciato, porno: mescola e confonde la sacralità del martirio con pratiche sessuali dalla chiara provenienza estremo orientale. La verità è che forse il compito della musica di Ran è quello di creare un profondo rituale, in cui morte e sesso si fondono nel sacrificio di sé. L’album è perfetto per un trip dentro la parte più oscura di noi e ci si aspetta uno spettacolo totale dal vivo, un rito collettivo.
[music coast to coast]
A collection of tracks from the singer and multi-disciplinary artist's 111 collaboration series, featuring KMRU, Laraaji, and others. Bandcamp New & Notable Apr 25, 2024